Più riformismo, coraggio e stare in mezzo alla gente sempre. Partiamo da qui per il Pd che inizia ad affascinare e vincere. Con queste parole d'ordine io ho continuato a sostenere il partito anche dopo la sconfitta subita nelle ultime elezioni politiche.
Faccio ancora tanta fatica ad accettare il fatto che 101 di noi in parlamento abbiano votato contro Romano Prodi alla Presidenza della Repubblica, però bisogna andare avanti e bisogna farlo bene, con coraggio appunto. Ho scelto di non indietreggiare e di non accusare il partito, ma allo stesso tempo ho firmato un documento in cui rivendico insieme a molti altri dirigenti locali e militanti, la necessità di un partito che esca fuori dallo spirito di conservazione, smettendo di ragionare con dinamiche politiche che erano proprie dei vecchi partiti di appartenenza che c'erano prima della nascita del Partito democratico nel 2008.
A mio avviso il PD ha iniziato a perdere quando non si è favorito un reale rinnovamento ma si è preferito forzare su altre logiche alle quali tutti ci siamo adeguati chi per paura e chi per calcolo.
Ora siamo ad un bivio, bisogna scegliere tra riformismo, rinnovamento e capacità di aggregare con spirito nuovo, oppure le solite minestre riscaldate.
Queste domande ce la dobbiamo porre per tutti i livelli, dalle scelte che riguardano la fase congressuale del PD nazionale fino a quelle che faremo per le alleanze in vista delle amministrative del 2014 di Cave.
Io continuerò a fare il mio dovere, con spirito di sacrificio e onestà intellettuale ma adesso veramente diamo una svolta che guardi avanti, senza rinnegare il passato, ma senza nemmeno negare il futuro a chi merita. Ho sempre apprezzanto l’onesta che Pierluigi Bersani ha messo in ogni sua scelta a tutti i livelli quell'insegnamento lo dobbiamo fare nostro.
Il dibattito è aperto, sia su questo blog che su Progettocave dove tentiamo di lavorare proprio per dare forza alla vera alternativa del paese, siamo molti ma dobbiamo essere ancora di più.
Nessun commento:
Posta un commento